La Grande Migrazione – Seconda parte

Il più grande spettacolo del mondo

By Tommaso Balestrini

23 November 2020

La grande migrazione degli gnu si ripete ogni anno, immancabilmente, ma come ogni fenomeno naturale è imprevedibile. Tuttavia la distribuzione delle piogge nel Serengeti-Mara, da cui dipendono i movimenti delle mandrie, segue dei trend piuttosto costanti durante l’anno. Per assistere a questo spettacolo è indispensabile trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Di seguito vi raccontiamo la rotta della migrazione mese per mese.

Gennaio – marzo: la nuova generazione

In questo periodo dell’anno le mandrie di gnu sono per lo più stanziali e affollano le pianure del sud del Serengeti National Park e dell’area del Lago Ndutu, nella Ngorongoro Conservation Area.

A gennaio la migrazione raggiunge l’estremo sud del Serengeti e l’area di Ndutu, che si trova a sud-est del parco. Qui si radunano centinaia di migliaia di gnu, zebre, gazzelle di Thomson, eland e altre specie di antilopi, punteggiando le pianure a perdita d’occhio.

Il fertile suolo di origine vulcanica, bagnato dalle “piccole piogge” cadute a novembre e dicembre, è coperto di erba corta e fresca, ricca di calcio e altri nutrienti ideali per le femmine che allattano e per i loro piccoli.

Questo, infatti, è il periodo delle nascite. In circa due mesi, tra febbraio e marzo, dopo una gestazione di 8-8,5 mesi, le femmine di gnu danno alla luce circa 400.000 piccoli. Gran parte delle nascite si concentra a febbraio in una finestra di circa 3 settimane, durante la quale nascono una media di 8.000 gnu al giorno.

E’ uno dei più grandi parti di massa del pianeta. Una simile sovrabbondanza di nascite, sincronizzata in un lasso di tempo così breve, riduce l’impatto delle perdite dovute ai predatori e ad altre cause naturali, garantendo la sopravvivenza della nuova generazione di gnu.

Le nascite avvengono generalmente nelle prime ore del mattino per permettere al neonato, che in pochi minuti è già in piedi, di rafforzarsi ed imparare a correre prima che scenda la sera. Nell’arco di 2-3 giorni i piccoli sono già in grado di tenere il passo della mandria.

Le mandrie di gnu, infoltite da migliaia di piccoli, si fermano nelle pianure del sud del Serengeti fino a quando acqua e cibo abbondano.

Se sei interessato ad osservare le grandi mandrie di gnu, la nascita dei piccoli e le interazioni con i predatori, questo è il periodo migliore per viaggiare. Le nostre sistemazioni preferite nel sud del Serengeti e nell’area di Ndutu sono i Legendary Migrational Camps, Olakira Migration Camp e Serengeti Safari Camp, tutti campi tendati mobili.

Aprile – maggio: il viaggio (ri)comincia

Ad aprile i pascoli del sud del Serengeti, impoveriti da mesi di siccità e di grazing, non sono più in grado di sostentare le mandrie di gnu. Iniziano le “grandi piogge”, che durano fino a maggio e spingono la migrazione verso nord. È tempo di (ri)cominciare il viaggio.

Inizia un periodo di transizione durante il quale la migrazione si muove verso nord e verso ovest, dove le piogge hanno rinverdito i pascoli e il cibo è abbondante.

Come regola generale, le mandrie diventano più concentrate quando il clima è più secco e sfavorevole, da gennaio a marzo e da luglio a ottobre, mentre si disperdono quando c’è abbondanza di cibo, come in questo periodo.

La migrazione si frammenta in interminabili colonne di animali, lunghe anche decine di chilometri, che procedono lentamente verso l’area di Seronera, nel Serengeti centrale, e di qui verso il Western Corridor e il Fiume Grumeti.

Verso la fine di maggio gli gnu si radunano nel Serengeti occidentale, a sud del Fiume Grumeti, dove tendono a formare nuovamente una mega-mandria.

In questo periodo dell’anno ti consigliamo di alloggiare a Dunia Camp, nell’area di Seronera, al centro del Serengeti.

Giugno: l’accoppiamento e il Fiume Grumeti

La migrazione affronta il primo grande ostacolo nel suo viaggio verso nord: il Fiume Grumeti.

Il Grumeti è un fiume perenne che scorre in direzione est-ovest all’estremità occidentale del Serengeti e, insieme al Fiume Mbalageti, delimita il Western Corridor, una valle lunga circa 50 km che si estende quasi fino al Lago Vittoria.

Questo angolo remoto del Serengeti è caratterizzato da diversi habitat e il paesaggio cambia. Qui le pianure erbose, tipiche del sud del parco, sono intervallate da piane alluvionali, colline coperte di foreste e valli attraversate da fiumi stagionali.

Giugno è il periodo dell’accoppiamento. I maschi di gnu, carichi di testosterone, si scontrano per allargare i propri territori provvisori ed includere più femmine possibili. Come per le nascite, anche l’accoppiamento è sincronizzato: oltre 500.000 femmine si accoppiano in un periodo di circa 4 settimane.

L’attraversamento del Fiume Grumeti può essere fatale per le mandrie, soprattutto in anni di piogge abbondanti. Esausti per il lungo viaggio e per gli accoppiamenti, molti gnu affogano dove l’acqua è più profonda e molti altri soccombono tra le fauci dei coccodrilli.

In questo periodo dell’anno la distribuzione delle piogge ha un forte impatto sulla migrazione e le mandrie possono separarsi per seguire rotte diverse.

Se vuoi viaggiare a giugno, per aumentare le possibilità di intercettare la migrazione ti suggeriamo di prevedere una combinazione di due campi situati in aree diverse, ad esempio Ubuntu Migration Camp o Serengeti Safari Camp e Singita Faru Faru Lodge, situato proprio sulle rive del Fiume Grumeti.

Luglio – agosto – settembre: l’attraversamento del Fiume Mara

A luglio, quando le pianure del Serengeti centrale e occidentale sono ormai aride, le mandrie si spostano in direzione nord-est alla ricerca di pascoli freschi.

Il momento in cui la migrazione raggiunge il nord del Serengeti dipende sempre dalle condizioni climatiche e dalla distribuzione delle piogge durante l’anno.

Quando acqua e cibo sono abbondanti, le mandrie possono indugiare nell’area di Seronera e nel Western Corridor ed arrivare a nord più tardi, ai primi di agosto. Se invece le condizioni sono sfavorevoli, i primi gnu raggiungono i pascoli del nord e il Fiume Mara anche a fine giugno o ai primi di luglio.

Il Fiume Mara nasce sugli altopiani del Kenya e scorre per circa 400 km fino al Lago Vittoria, attraverso il confine Kenya-Tanzania. Il fiume scorre per circa il 65% in Kenya, dove attraversa la Maasai Mara National Reserve, e per circa il 35% in Tanzania, in parte all’interno del Serengeti.

L’attraversamento o crossing del Mara è una delle prove più dure che gli gnu devono affrontare durante il loro lungo viaggio, e da molti è considerato il culmine della grande migrazione.

Non si tratta di un singolo evento, ma di attraversamenti multipli di mandrie di dimensioni che variano da poche decine a migliaia di esemplari. Le mandrie si spostano a zig-zag e attraversano il Fiume Mara in entrambe le direzioni, da sud a nord e viceversa, in qualsiasi momento da luglio a ottobre inoltrato.

Sul Fiume Mara, a cavallo del confine tra la Tanzania e il Kenya, si trovano una ventina di crossing points utilizzati abitualmente dalle mandrie per attraversare il fiume.

Gli gnu si radunano sulle rive del Mara, dove possono indugiare anche per ore, in attesa che il primo esemplare prenda l’iniziativa e decida di attraversare. E’ la miccia che innesca il crossing del resto della mandria: dieci, cento, mille, diecimila gnu seguono il primo coraggioso avvolti da una nuvola di polvere. Gli attraversamenti più numerosi possono durare oltre un’ora.

Il Mara è un fiume con una portata superiore e correnti più forti del Grumeti e, come e più di quest’ultimo, è infestato di coccodrilli affamati. Ogni anno migliaia di gnu annegano nel fiume, perché feriti o troppo deboli per vincere la corrente, e cadono vittima dei coccodrilli.

Chi riesce nell’impresa di attraversare il fiume prosegue il viaggio verso le pianure del Maasai Mara e delle concessioni confinanti, dove le mandrie si fermano fino a ottobre. Tuttavia, non di rado le mandrie ritornano sui propri passi, attraversando di nuovo il Mara in direzione sud, o non attraversano affatto e restano nelle aree di Kogatende e del Lamai Wedge, nel nord del Serengeti.

Se sei interessato ad assistere agli spettacolari crossing del Fiume Mara, ti consigliamo di viaggiare ad agosto e di alloggiare in uno dei campi lungo il fiume, o nelle sue vicinanze, in Tanzania o in Kenya. Le nostre sistemazioni preferite sono Lamai Serengeti e Sayari Camp, oltre ai campi tendati mobili, nel nord del Serengeti, e Mara Plains Camp e Rekero Camp nel Maasai Mara.

Ottobre: calma apparente

In attesa di riprendere il viaggio verso sud, gli gnu continuano a pascolare in grandi mandrie tra il Maasai Mara in Kenya e il nord del Serengeti in Tanzania.

Da giugno a settembre, durante la stagione secca, le precipitazioni in Kenya e in Tanzania sono sporadiche o del tutto assenti, e sempre molto localizzate. Le pianure del Maasai Mara e del nord del Serengeti, bruciate dal sole e ormai esauste, hanno disperatamente bisogno d’acqua.

Come ad aprile, i pascoli non sono più in grado di sostentare le mandrie di gnu che, anticipando le piogge, iniziano a spostarsi verso est attraverso il Maasai Mara e di nuovo a sud nel Serengeti. In questo periodo i crossing del Fiume Mara sono ancora frequenti.

Quando iniziano le piogge, verso la fine di ottobre, le prime mandrie iniziano il viaggio di ritorno verso le pianure del sud del Serengeti, spostandosi lungo il confine orientale del parco e attraverso l’area di Loliondo.

A ottobre le aree migliori per osservare la grande migrazione sono il sud-est del Maasai Mara e il nord-est del Serengeti. Le nostre sistemazioni preferite sono Cottar’s 1920 Camp o Sala’s Camp nel Maasai Mara e Serengeti Migration Camp o Klein’s Camp nel Serengeti.

Novembre – dicembre: rotta verso casa

Tra novembre e dicembre le mandrie di gnu raggiungono le pianure del sud del Serengeti e dell’area del Lago Ndutu, rigenerate dalle “piccole piogge”.

Novembre è un altro mese imprevedibile, durante il quale le mandrie di gnu possono trovarsi già nel sud del Serengeti e nell’area di Ndutu o indugiare ancora a nord per gran parte del mese. Durante il loro viaggio verso sud le mandrie spesso si separano e si spostano con un passo, e lungo rotte, diversi, ma entro la fine di dicembre la maggior parte avrà raggiunto il sud del parco.

Gli gnu sono di nuovo a casa, in quelle pianure dove solo 6 mesi è iniziato il loro viaggio. A migliaia invadono il sud del Serengeti e Ndutu, approfittando dei germogli e dell’erba fresca portati dalle piogge.

In questo periodo più del 90% delle femmine di gnu sono gravide e si preparano a partorire. Il ciclo della vita continua e un’altra grande migrazione, infoltita da una nuova generazione di piccoli gnu, riprenderà presto il lungo viaggio verso nord.

Se vuoi viaggiare a dicembre, ti consigliamo di alloggiare in uno dei campi tendati mobili nel sud del Serengeti o nell’area di Ndutu, mentre a novembre, per aumentare le possibilità di intercettare la migrazione, ti suggeriamo di combinare Lamai Serengeti, Sayari Camp o uno dei campi tendati mobili del nord con Dunia Camp o Namiri Plains Camp, situati nella parte centro-orientale del parco.

La grande migrazione degli gnu è uno degli spettacoli naturali più affascinanti e straordinari del pianeta. Assistere a questo epico viaggio tra la vita e la morte, osservare queste grandi mandrie che pascolano su pianure infinite o che attraversano fiumi in una bolgia di muggiti e polvere è un privilegio, un’esperienza commovente, da vivere almeno una volta nella vita.

Contattaci per creare
il tuo safari su misura